Sono consapevole che, parlare oggi dell’importanza di dedicare del tempo per collegarci veramente alle nostre Antenate, evocare ciò che ci hanno tramandato onorandolo e onorando noi, che siamo quello che siamo proprio grazie a loro. . . .
di dedicarci un tempo nel riprendere il filo della storia che ci portiamo dentro e farlo in modo sacro . . . possa suonare strano alle nostre orecchie e alla nostra mente. . . . Sembra non evocare nulla o gran poco.
Mentre per i popoli antichi questa connessione era naturale e quotidianamente coltivata e onorata, noi l’abbiamo persa quasi del tutto.
Condizionate e condizionati da un sistema che si fonda su un pensiero lineare e non circolare, in cui tutto deve essere separato e distinto, in cui il personale e il privato devono prevalere sul collettivo e sul bene comune,
in cui ogni rapporto di interdipendenza che fa parte dell’esistenza stessa viene ignorato e oltraggiato, ci torna difficile vivere la circolarità della vita e l’interconnessione con il tutto.
Anche per me è stato così a suo tempo. . . . . Nessuna importanza per le mie origini.
Questo fino a quando, trovandomi dentro ad un percorso, in cui mi venne proposta l’ esperienza di collegarmi in modo creativo alle Antenate di discendenza materna, l’ho sperimentato e ho incominciato a percepirne la grande preziosità.
In quell’occasione c’erano anche mia figlia e la mia nipotina. . . . Abbiamo dato forma alle nostre Antenate, risalendo non solo alla reciproca madre e nonna, ma anche a quelle che non avevamo mai conosciuto e visto ( bisnonne, trisavole, quadrisavole e oltre ).
Aprendoci a quello che credevamo estraneo a noi e sconosciuto, ci siamo trovate a realizzare le Antenate della nostra famiglia con caratteristiche molto simili, senza nemmeno esserci guardate durante la loro realizzazione.
Nel condividere poi a casa, abbiamo scoperto che avevamo avuto tutte e tre le stesse percezioni rispetto al carattere, ai modo di pensare e ai vissuti di ogni singola Antenata. . . .
Questo mi ha fatto riflettere e comprendere che dentro le donne della stessa famiglia esistono, a livello più sottile e inconsapevole, le memorie delle nostre Antenate. . . . sono impresse nelle nostre cellule.
Lo sai che mentre portavi in grembo tua figlia, nelle sue ovaie si formavano gli ovuli, uno dei quali avrebbe contribuito a dare vita a tua nipote?. . . .
E’ una connessione molto profonda se pensi che negli ovuli c’è una buona parte del patrimonio genetico, ma non direi che è solo questo, c’è molto di più che viene trasmesso e che accade a livelli più sottili. . . .
E’ magico, non lo puoi spiegare, ma accade a tutte.
Ho poi trasformato quell’ esperienza creativa in un percorso, che permette di entrare in connessione più profonda con le nostre Antenate, aprendo un vero portale nel tempo e ricevere così informazioni rispetto alle loro storie, ai loro modi di pensare, alle loro credenze, alle loro ferite, ai loro talenti.
In questo modo è possibile ripercorrere la storia delle donne da cui discendiamo, recuperando quel tessuto sul quale noi abbiamo costruito la nostra vita e sul quale la costruiranno le nostre figlie.
Per quanto riguarda la comprensione di come ci viviamo come donne è fondamentale scoprire come le nostre Antenate si vivevano:
i condizionamenti che si portavano dentro. . . così come le loro paure e i traumi vissuti, . . . . . . . come sono state le loro relazione con i rispettivi mariti, con la loro madre e il loro padre, con i loro figli e le loro figlie. . . . . che opinione avevano degli uomini. . . . cosa e quanto di loro stesse hanno vissuto. . . .quali talenti, forze e attitudini avevano. . . .quale ruolo avevano nella comunità e quanto di tutto questo è arrivato fino a noi.
Ci sono aspetti di noi che manifestano aspetti delle nostre Antenate e che ci collegano in modo particolare ad alcune di loro.
Quando ci apriamo a questa conoscenza, possiamo incominciare a portare guarigione a quei temi difficili e dolorosi che, trasmessi di madre in figlia e nipote, sono arrivati fino a noi e interromperne la trasmissione.
Possiamo sciogliere ciò che da loro ci è arrivato e che da noi è vissuto come limite, o debolezza, o peso, per dare espressione ai talenti, alle abilità, alle forze interiori ereditate, migliorando la nostra vita.
Questo modifica inevitabilmente ciò che trasmetteremo alle nostre figlie e nipoti, quindi è una grande opportunità di fare del bene a noi stesse, a chi ha vissuto prima di noi e a chi viene dopo di noi.
Quando ti apri a questa connessione, puoi veramente sentirti circondata dalla presenza delle tue Antenate: permetti ai loro spiriti di essere accanto a te per sostenerti, proteggerti e guidarti con tutto il loro amore. E’ molto commovente e apre il cuore.
Ogni donna, che ne ha fatto esperienza in queste giornate e in questo modo, l’ha potuto sentire. . . . accade proprio. .
Fa parte della magia e del mistero di questa vita.
Ecco perché amo proporre questa esperienza e anche mia figlia la ama. E’ un cammino che percorriamo e conduciamo insieme e che ci aiuta a portare guarigione e allo stesso tempo ci rinforza e ci unisce.
Spero che tu senta la chiamata e di poterti accompagnare a vivere la preziosità di questa esperienza.
E sarebbe bellissimo che tu ci fossi magari con tua madre, o tua figlia, o con tua nipote, o con tua sorella, per aprirvi insieme così alla consapevolezza delle vostre radici e a quella del Cerchio della Vita che tutto collega.
qui tutte le info del ritiro: “IL CERCHIO DELLE ANTENATE”
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